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Sanità, in 300 suonano contro i ticket. Cisl e Uil al Consiglio: rivedere le soglie

Protesta sotto i portici del palazzo di via Capruzzi.

 

Una banda suona «Bella ciao» e circa 300 persone, simpatizzanti dei sindacati Cisl e Uil, hanno manifestato sotto i portici del palazzo del Consiglio regionale per protestare contro l’innalzamento della soglia d’esenzione per i ticket sanitari decisa dalla giunta Vendola la scorsa settimana.
La manifestazione è stata organizzata dai sindacati in concomitanza con la seduta del Consiglio regionale per la sessione di bilancio. All’iniziativa non partecipa la Cgil che già da sabato scorso ha deciso di dissociarsi da iniziative di piazza anche se mantiene le riserve nei confronti della manovra disposta dalla giunta.
Alcuni consiglieri del Pd, guidati dal capogruppo Antonio Decaro, hanno incontrando i segretari generali di Cisl e Uil regionali, Giulio Colecchia e Aldo Pugliese per discutere del provvedimento sulla sanità. Al temine del faccia a faccia Decaro ha assicurato che durante i lavori del Consiglio presenterà un ordine del giorno nel quale, oltre alla posizione del Pd sul settore, verranno recepite anche le richieste della Cisl e della Uil. «Troppe risposte rinviate con atteggiamenti di attesa e la preoccupazione di scenari sempre più complicati all’orizzonte – ha commentato poche ore fa Colecchia -. Il sindacato è perfettamente consapevole dei conti della sanità, e lavoratori, pensionati e cittadini si stanno assumendo oneri e responsabilità eccezionali. Quando parliamo di ticket da eliminare per le fasce più basse chiediamo contemporaneamente di recuperare risorse da un bilancio sul quale gravano eccessivi sprechi e costi della politica, né possiamo accontentarci di assicurazioni che non producano cambiamenti che incidano da subito sui conti della Regione in maniera da evitare nuovi balzelli e nuove tasse che graveranno specialmente sulle categorie più deboli, a partire dai pensionati».
«La Cgil – afferma Giovanni Forte, segretario generale della Cgil Puglia – ribadisce il giudizio critico nei confronti della manovra di bilancio della Regione Puglia, nel modo in cui i ceti più deboli, attraverso l’inasprimento dell’addizionale Irpef e la revisione delle fasce di esenzione ticket, sono chiamati a subire sacrifici in maniera iniqua. «Su questi temi e sull’esigenza che le politiche di governo della Regione Puglia risultino maggiormente rispondenti alle esigenze di chi ha bisogno favorendo la crescita che produca occupazione, la Cgil continuerà la sua iniziativa. Non ci saremmo neanche sottratti ad organizzare la mobilitazione in occasione del Consiglio Regionale se non ci fossero state fughe in avanti da parte di altre organizzazioni sindacali. La Cgil non andare al traino di altri».
– Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato (con 37 voti a favore e 27 contrari) il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2010. Dalla relazione è emerso che nel 2010 l’83,74% del bilancio è stato assorbito dalla sanità. Nel 2010 – è emerso inoltre – sono state pagate rate di ammortamento per 235,11 milioni che hanno consentito di ridurre il rapporto tra debito e Pil dal 4,21% del 2004 al 2,83% del 2010.