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Ferrovie in Puglia via al progetto per «cucire» le reti

Oggi i treni di Trenitalia, della Sud Est, delle Ferrovie del Gargano e della Ferrotranviaria viaggiano, in Puglia, su binari che tra loro non si interconnettono mai. Cioè i binari di ognuna restano inviolabili alle altre società che operano sul territorio regionale. Così, per andare, per esempio, da Acquarica del Capo in provincia di Lecce a Foggia, bisogna fare almeno tre diversi biglietti (uno Sud Est, uno Trenitalia e uno delle Ferrovie del Gargano) e cambiare tre diversi treni: cioè salire e scendere in tre diverse stazioni.

Presto invece, il futuro della Puglia viaggerà su un unico binario, con soluzione di continuità dal Salento al Gargano, da Corato a Barletta. E da qui – per chi proviene da Foggia – direttamente giungere nell’aeroporto di Bari, in appena 55 minuti. Un unico grande sistema che consentirà alle tre reti ferroviarie gestite da tre diverse società in concessione, che oggi collegano la regione con tre distinte reti tra loro separate, di connettersi tra loro e con la rete ferroviaria nazionale di Rfi. Un treno delle Ferrovie Sud-Est, insomma, potrà "entrare" nella rete di Rfi e viceversa.

La prima grande opera che inaugura questa sorta di ricollocazione nel sistema dei trasporti della regione «dovrebbe partire – assicurano alla Regione – entro qualche mese con il primo raddoppio (25 chilometri compreso l’interramento di 2,7 chilometri all’altezza di Andria) dei binari della Ferrotramviaria nel tratto compreso tra Corato e Barletta e la realizzazione di una stazione per la interconnessione alla rete delle Rfi». Un’opera per la quale è previsto un finanziamento di 180milioni di euro, già disponibili e immediatamente spendibili dopo il via libera della Ue.

Con questo intervento la Regione intende «cucire» tra loro le tre reti ferroviarie (escluse le Fal a scartamento ridotto) che oggi operano sul territorio con un sistema di gestione indipendente e separato dalla rete delle Ferrovie dello Stato.

Con il raddoppio del tratto Corato-Barletta e la interconnessione con Rfi – di fatto – spiega il direttore di Rfi, Massimo Nitti  – la Puglia inaugura la prima tappa di un piano strategico del trasporto ferroviario dell’intera rete regionale costituita da ben 1.507 km di ferrovie, di cui 826 km gestiti da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e 681 km sotto la gestione delle varie aziende ferroviarie locali: Ferrovie del Nord Barese – Ferrotranviaria (FBN), Ferrovie Appulo Lucane (FAL), Ferrovie del Gargano (FDG) e Ferrovie del Sud Est (FSE).

Oggi quei 1.500 chilometri di binari (su cui viaggiano separatamente i treni delle tre società in concessione: Ferrotranviaria, Ferrovie Sud Est, Ferrovie del Nord Barese e Ferrovie del Gargano) sono interconnessi con la Rete Ferroviaria Italiana di Trenitalia solo nelle stazioni di Bari e Barletta (Sud Est e Ferrovie Bari-Nord), di Foggia (Ferrovie del Gargano con Rfi) e Barletta (Ferrovie del Nord Barese e Rfi).

L’idea invece è quella di realizzare un sistema di "interoperabilità", di «cucire», cioè tra loro tutte le reti ferroviare pugliesi e consentire in teoria di raggiungere tutte le città capoluogo della Puglia (e dunque tutte le stazioni collegate) attraverso l’utilizzo di tutte le reti ferroviarie.

«Per fare un esempio – spiega Nitti – una volta realizzato il raddoppio dei binari sulla tratta Corato-Barletta e interconnessa la stazione di Barletta alla rete Rfi, da Foggia sarà possiible raggiungere direttamente l’aeroporto di Bari in meno di un’ora. Quando tutti e 1.500 km della rete ferroviaria gestita dalle diverse società, Rfi compresa, saranno interconnesse tra loro, consentendo il passaggio da una rete all’altra dalle stazioni principali, il passeggero che salirà ad Acquarica del Capo su un treno della Sud Est potrà entrare nella rete di Rfi fino a Bari e da qui arrivare direttamente in aeroporto.

L’altra faccia di questa rivoluzione – se si vuole anch’essa positiva – potrebbe risolvere definitivamente l’isolamento della Capitanata dove oggi si dibatte se è giusto o meno investire sullo scalo Gino Lisa. «Consentire – spiegano alla Regione – di raggiungere da Foggia direttamente l’aeroporto di Bari in 55 minuti aprirebbe scenari nuovi nel trasporto intermodale (treno-aereo) in questa regione ancora "periferia dell’Impero".

FRANCO GIULIANO