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Made in Italy, nasce a Barletta l’etichetta anti contraffazione

Con microchip e codici a barre un freno alla pirateria. La formula utilizzata anche da Armani Jeans.

 

Un cartellino per fare marketing, ma soprattutto per evitare le contraffazioni dei capi di moda «made in Italy». Nessun miracolo ma solo l’uso di tecnologie ormai alla portata di tutti e, soprattutto, tanta inventiva, che una volta tanto unisce il Sud al Nord Italia. L’etichetta intelligente, già applicata ai capi di Armani jeans e alla lingerie della Lormar, è stata infatti ideata a Barletta e realizzata a Carpi. L’unione è dovuta alla fusione tra aziende ormai storiche delle due città della moda italiana, ovvero la Wake up nella Bat (specializzata dal 2002 in marketing e comunicazione pubblicitaria) e la carpigiana Labeltex Group nel Modenese (che vuol dire da sempre etichette e marchi per abbigliamento). I cartellini, la prima cosa che si getta via di un capo appena acquistato, diventano importanti se hanno inserita una chiave usb, sono dotati di un codice o di un qr code o, ancora, se diventano un coupon da scambiare in un punto vendita con un altro tipo di merce o, addirittura, diventano un generatore di scene animate.