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Parco oggi si decidono i nuovi vertici

Incontro con la Regione al Ministero dell’Ambiente, anche per l’Alta Murgia. Il (lungo) commissariamento dei due Parchi pugliesi, Alta Murgia e Gargano, potrebbe avere i giorni contati. Le due aree protette della Puglia entro fine anno o all’inizio del 2012 potrebbero ritrovarsi con nuove figure apicali. Oggi si incontreranno a Roma, al Ministero dell’ Ambiente, i rappresentati del dicastero e della Regione Puglia, per dar, vita alla procedura d’intesa, come previsto dalla legge 394, quella istituiva delle aree protette, allo scopo di dotare i due parchi delle rispettive figure apicali (presidente, consiglio direttivo e giunta esecutiva), mancanti ormai da più di due anni. Un’eternità per le due massime realtà ambientali, il cui ruolo è fondamentale nella tutela della natura. E che di tutto hanno bisogno tranne appunto di una lunga gestione precaria. Seppure la riunione è annunciata come interlocutoria, resta il dato positivo del tanto sospirato avvio del tavolo di confronto, la cui scelta finale del candidato presidente dovrà poi – è bene ricordarlo- evadere il passaggio in Commissione Ambiente di Camera e Senato. Un evento questo mai concretizzatosi durante la permanenza della ex ministra Stefania Prestigiacomo a via Cristoforo Colombo a Roma. Con l’investitura invece della scorsa metà di novembre del direttore generale del ministero Corrado Clini a ministro dell’Ambiente, si sta assistendo ad un repentino ripristino dell’iter procedurale previsto per dotare i parchi degli organigrammi sanciti dalla legge 394 dell99!. La situazione in cui versano ora due aree protette pugliesi è la seguente: all’Alta Murgia il commissariamento scade il prossimo 14 dicembre, mentre al Gargano è scaduto lo scorso 4 dicembre. Ma sulle procedure adottate dal Ministero per la nomina, più volte reiterate, dei due commissari (Pecorella al Gargano e Massimo Avancini alla Murgia) è intervenuta la Corte Costituzionale (a settembre per l’ente di Monte Sant’Angelo) ed a ottobre (per l’ente di Gravina di Puglia) dichiarandole illegittime e confermando così le prerogative della Regione Puglia in ordine alla procedura concertativa per la scelta del presidente designato. Ed è quello che faranno, a partire da oggi a Roma, le due delegazioni di Ministero e Regione. Appare evidente come in questo particolare momento storico vi sia la stringente necessità per gli enti parco pugliesi di un vero e proprio rilancio.