Vietato pedalò, gommoni e canoe, moto d’acqua, si oltre i 400 metri.
Pedalò, canoe e gommoni vietati a riva. Acquascooter sorvegliati speciali, solo a 400 metri dalla costa e obbligo di segnalazioni ovunque per i divieti di balneazione: e linea dura quest’anno sulle regole da rispettare dentro e fuori gli stabilimenti balneari.
L’ordinanza della Regione che regola il demanio e il codice di sicurezza stilato da tutte le capitanerie di porto pugliesi non lasciano scampo al trasgressori. «L’utente del mare deve avere bene a mente il rispetto delle regole»: parola dell’ammiraglio Giovanni De Tullio che da poco si è insediato alla guida della direzione marittima di Puglia e Basilicata. Un capitolo speciale dell’ordinanza, presentata ieri, è riservata agli acquascooter, troppo spesso causa di incidenti. Da Manfredonia a Taranto, passando per Molfetta, Bari, Gallipoli e Brindisi, tutte le capitanerie sono in allerta per contrastare le moto selvagge. Gli scooter in mare devono distare almeno 400 metri dalla costa e possono circolare solo in determinate fasce orarie. n primo intervento è avvenuto qualche settimana fa sul litorale tra Palese e Santo Spirito: sequestro del mezzo e sanzione al conducente. La novità più significativa riguarda i corridoi di lancio obbligatori per i gestori dei lidi. Qualcuno stabilimento dia in noleggio pedalò o altro tipo di piccole imbarcazioni deve creare un percorso adeguatamente segnalato. Questo vuol dire che i primi 200 metri dalla riva in poi sono riservati solo ed esclusivamente ai bagnanti. Quest’anno per la prima volta Regione e Capitaneria si sono divise in maniera chiara le competenze: l’amministrazione regionale interverrà solo sul demanio mentre i militari sul fronte della sicurezza. Per l’assessore al Turismo, Michele Pelillo, questo ha fatto sì che tutte le parti coinvolte fossero d’accordo. Dall’altra parte i rappresentanti dei sindacati dei balneari fanno un appello ai Comuni affinchè si trovino accordi sui sistemi di salvataggio collettivi, specie nelle spiagge libere. «Servono cartelli con il numero di emergenza – dichiara Fabrizio Santorsola, gestore dello stabilimento Santos a Savelletri – ma anche mezzi di salvataggio e bagnini. Se una persona è in difficoltà noi interveniamo ma non possiamo tenere sotto controllo anche quelle zone di mare o spiagge fuori dalle nostre strutture». Ecco nello specifico cosa dice l’ordinanza Entro i 200 metri dalla costa è vietato il transito e l’ormeggio di qualsiasi unità navale (escluso i mezzi di soccorso). Le imbarcazioni a remi, canoe, pattini, mosconi e simili possono navigare oltre tale fascia destinata alla balneazione, solo con i corridoi di lancio. È consentita la navigazione in ingresso e in uscita dai porti ad una velocità inferiore ai tre nodi. L’avvicinamento e l’ancoraggio dei natanti (in condizione, di sicurezza) sono consentiti a meno di 500 metri per le scogliere e mille metri per le spiagge dove non vi siano attività di balneazione o di pesca subacquea Gli acquascooter devono navigare a una distanza inferiore ai 400 metri dalla costa, nonchè nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 13 e le 15 e le 17 di ogni giorno. Il limite delle zone di mare interdette alla navigazione (per i lidi e spiagge libere) deve essere o segnalato con boe rosse o con un cartello che indichi la mancanza di segnalazione. La balneazione è vietata poi all’interno dei porti o a meno di 100 metri da questi, nei corridoi di uscita e entrata, sui frangiflutti. I gestori dei lidi devono avere un servizio di assistenza alla balneazione con postazioni, bagnini e imbarcazioni di emergenza. La pesca è consentita oltre i 300 metri dalle spiagge e 200 metri dalla costa, se di superficie, oltre i 500 metri se subacquea.
Le regole dell’estate
Ecco cosa cambia sulla costa pugliese e negli stabilimenti balneari, le norme presentate dalla Capitaneria daranno più garanzie ai bagnanti.
LE BARCHE
• Entro i 200 metri dalla costa è vietato il transito e l’ormeggio di qualsiasi unità navale (escluso i mezzi di soccorso)’
• E’ consentita la navigazione in ingresso e in uscita dai porti ad una velocità inferiore ai tre nodi
• L’avvicinamento e l’ancoraggio dei natanti (in condizione di sicurezza) sono consentiti a meno di 500 metri per le scogliere e mille metri per le spiagge dove non vi siano attività di balneazione o di pesca subaquea
ACQUASCOOTER
• Devono navigare a una distanza inferiore ai 400 metri dalla costa, nonché nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 13 e le 15 e le 17 di ogni giorni.
LE BOE
• Il limite delle zone di mare interdette alla navigazione (per i lidi e spiagge libere) deve essere o segnalato con boe rosse o con un cartello che indichi la mancanza di segnalazione
BALNEAZIONE
• E’ vietata poi all’interno dei porti o a meno di 100 metri da questi, nei corridoi di uscita e entrata, sui frangiflutti
L’ASSlSTENZA
• I gestori dei lidi devono avere un servizio di assistenza alla balneazione con postazioni, bagnini e imbarcazioni di emergenza
I CORRIDOI
• I titolari delle strutture balneari che noleggiano natanti devono predisporre i corridoi di lancio.
• Devono essere larghi 10 metri e delimitati da gavitelli di colore giallo
• I natanti a remi, canoe, pattini, mosconi e simili possono navigare oltre la fascia destinata alla balneazione, ma solo attraverso i corridoi di lancio
LA PESCA
• E’ consentita oltre i 300 metri dalle spiagge e 200 metri dalla costa, se di superficie, oltre i 500 metri se subacquea