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Vico/ Anche sezione di Italia Nostra punta il dito contro il PUG

Chiesta la immediata revoca del provvedimento. “Soltanto colate di cemento”.

 

Italia Nostra contro il Pug. La cortina di ferro e il muro di gomma innalzato intorno al Piano Urbanistico Generale, dalla minoranza non ferma l’attenzione e le preoccupazioni su­gli effetti che il piano produrrebbe ai dan­ni del territorio di Vico del Gargano. L’ul­timo allarme arriva dalla associazione ambientalista Italia Nostra che, in una lettera inviata al Presidente dell’Autorità di Bacino di Puglia, da parte della Pre­sidente della Sezione Gargano, Menuccia Fontana, punta l’indice contro i previsti 317 posti letto di Calenella: “Gentile Pre­sidente, l’attuale amministrazione di Vico del Gargano intende realizzare un vecchio progetto in una zona "Macchia di Mare" ad alto rischio idrogeologico di grande valenza naturalistica e paesaggistica. La zona è stata definita alluvionale, accanto scorre il canale Calenella soggetto nel pas­sato a tracimazioni e allagamenti. In una telefonata interlocutoria col sindaco di Vi­co del Gargano Michele Sementino ho capito che loro andranno avanti col progetto ma sono disposti a desistere qualora l’Au­torità di Bacino riaffermi il grave rischio idrogeologico. Come rappresentante di una associazione di tutela e come cittadino la prego di intervenire al più presto per evitare in questo paese così martoriate ulteriori tragiche devastazioni annuncia­te. La saluto cordialmente e la ringrazio per l’attenzione, Menuccia Fontana Pre­sidente Italia Nostra Sezione Garga­no. "L’attenzione delle minoranze e della pubblica opinione si sposta sul quadro ge­nerale della corretta pianificazione urba­nistica del territorio vichese. Il Piano adot­tato, si sostiene, è carente, superficiale, lacunoso sotto l’aspetto delle tutele e non da preminenza allo stato di evidente pe­ricolosità geomorfologica delle aree da lot­tizzare. Ben otto, delle dieci lottizzazioni previste nel piano, ricadono in aree ad alto rischio. Queste aree dovranno essere considerate inedificabili sino alla realizzazio­ne degli interventi di riassetto per la eli­minazione del pericolo di dissesto di varia natura. Il Piano dev’essere, accompagnato da una Carta di Sintesi della pericolosità geomorfologica e della idonietà, o meno, all’utilizzazione urbanistica di zone e particelle di Vico; San Menaio, Calenella. Fino a quando non verranno discussi e chiariti questi aspetti, e raccolti tutti i pareri delle varie autorità, compreso quello del Parco Nazionale del Gargano ad oggi mancante, non dovranno essere consentiti aumenti di carico andropico, e di conseguenza, au­mento di pericoli per le vite umane. Le opposizioni in un manifesto pubblico "Pia­no Urbanistico Generale. Nel silenzio di "tutti” si consumano interessi privati di pochi condannando il futuro del nostro territorio , scrivono: "Cari cittadini, in rappresentanti dei tremila cittadini che hanno accordato la fiducia alle nostre liste siamo pronti a continuare a lavorare seriamente affinchè vi sia una crescita reale della nostra comunità. Denunciamo oggi affinchè domani non si dica che non vi sia stato un contributo costruttivo nell’evi­denziare le carenze procedurali nell’ado­zione del PUG, atteso da quaranta anni e nato "vecchio”. Evidenziamo che gli atti allegati alla delibera n. 69 del 18-11-2013 di adozione del PUG, sono privi: – del parere da parte degli uffici regionali di compa­tibilità con il Piano Paesaggistico Terri­toriale Regionale, non essendosi riscon­trato, in alternativa, neppure uno studio puntuale approntato dagli uffici comunali e/o dagli stessi redattori.