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Il Privilegio del Marchese di Vico

Presso l’archivio di stato di Napoli,ho rinvenuto un importantissimo documento riguardante un privilegio del Marchese di Vico  Colantonio Caracciolo.

 Il documento che è del 11/2/1547 riafferma il diritto del Marchese di poter effettuare la propria autorità sui  feudi di cui era in possesso. Nobili viri(Nobili uomini) inizia il documento,da parte del detto Colantonio Caracciolo ,marchese di Vico  si è avuta la risposta da questa regia Camera(era quella di Napoli da cui arriva la risposta) come tenendo e possedendo la terra di Motta Platonica (feudi nell’avellinese) come erede del q. ° spettabile Colantonio Caracciolo conte di Oppido con le sue pertinenze e diritti e significamente con i diritti da esso privilegio che sono quelli da parte dei vassalli di dette terre di non molestare il detto marchese in particolare sui pesi e misure introdotte ,si ordinava di far rispettare il detto privilegio che era stato ottenuto presso la regia Camera dal Vicere in Castel Nuovo di Napoli che stabiliva il privilegio sulle terre di Oppido e Motta Platonica il 18/11/1520.
Privilegio che fu confermato da sua Maestà in persona l’ultimo Aprile del 1541.La contesa era nata probabilmente per averre i vassalli di dette terre contestato al Marchese i diritti su queste terre. La conclusione del documento non lasciava dubbi  confermando a Marchese i propri diritti asserendo che quest’ultimi non avevano nessun diritto ad intromettersi nei pesi e misure di Motta Platonica e se qualcuno si fosse permesso di far pagare al Marchese diritti e pesi non dovuti avrebbe dovuto subito restituirglieli sotto pena in caso contrario di 100 onze . Il tutto fu firmato e confermato dalla regia Camera il 11/2/1547.

Giuseppe Laganella.