Anche quest’estate la società terrà chiuso il camping. Ma si può scendere in spiaggia e affittare a 10 euro un ombrellone e due lettini, oppure sdraiarsi sul pezzo di spiaggia pubblica.
Non solo spiagge sconfinate, perfette mete di vacanza per famiglie e bambini, Vieste regala agli amanti del mare anche un paradiso naturalistico da mozzare il fiato, Baia San Felice. Uno scrigno di bellezza che, sebbene non sarà mai destinato alle masse, è finalmente "ritrovato". Negli scorsi anni sono state tante le polemiche per i cancelli chiusi del carnping-villaggio San Felice dei napoletani Cirillo, non più operativo a causa di una diatriba interna alla famiglia per questioni ereditarie. A generazioni di ospiti della struttura, solite ritrovarsi estate dopo estate sempre nello stesso lussureggiante angolo di Gargano, non è restato altro da fare che dirgli addio e optare per un’altra destinazione di vacanze. Anche la pubblica fruizione del luogo ne ha risentito e, come raccontato negli scorsi tre anni, la situazione è stata sempre avvolta da incertezza e scarsa chiarezza, tra la società che assicurava di garantire l’accesso alla spiaggia e coloro che, ritrovatisi davanti porte chiuse, lamentavano di non aver trovato nessun modo per scendere sull’arenile. L’Attacco è andato a controllare quale sia la situazione attuale, trovando la baia finalmente fruibile. L’ingresso principale del villaggio e resta chiuso, ma il custode della struttura avvisa che si può entrare dalla porta a lato. Anche quest’estate, spiega, la società terrà chiuso il camping. Ma, volendo, si può scendere in spiaggia e affittare a 10 euro un ombrellone e due lettini, oppure sdraiarsi sul pezzo di spiaggia pubblica, separata dal lido ma altrettanto pulita. Un’iniziativa recente, forse, o comunque, poco pubblicizzata dal momento che la comunità garganica e di Capitanata considera Baia San Felice ancora off limits. Infatti, pur essendo sabato, sono meno di una decina le persone che si incontrano in spiaggia, tra cui alcuni turisti settentrionali di stanza a Vieste. Ben più numerose sono, invece, le imbarcazioni ancorate all’ingresso dell’insenatura, i cui ospiti a bordo fanno la spola coi tender tra la baia e il vicino e bellissimo "Architiello", uno dei luoghi simbolo del paesaggio garganico nel mondo. Insomma, certi che a Baia San Felice non si possa accedere, i più se ne tengono alla larga, rendendo il luogo incredibilmente silenzioso, coi pochi bagnanti cullati solo dal frinire delle cicale e dal moto ininterrotto delle onde. La spiaggia è stata anni fa data in concessione alla San Felice srl, la società napoletana di Franbesca Cirillo titolare dell’omonimo villaggio turistico. Nati come latifondisti e di origine viestana, ma da tempo stabilitisi a Napoli, i Cirillo sono proprietari di una lunga serie di immobili e strutture ricettive nella città del Pizzomunno; mentre dalla seconda metà degli anni Duemila hanno in concessione la spiaggia di Baia San Felice, per oltre 20 anni gestita dai viestani. "Il Villaggio quest’ anno è chiuso per decisione della proprietaria", fu la vaga spiegazione data già nel 2012’dalla società partenopea. "Non riaprono neanche quest’anno- ci ha detto il sindaco di Vieste, Ersilia Nobile – e sorelle che hanno ereditato la società sono alle prese con le loro beghe legali. Noi come Comune non possiamo far nulla, come si può imporre al titolare della proprietà privata se aprire o meno? Quello che conta è il passaggio demaniale, che va assicurato in
ogni caso", ha allargato le braccia il sindaco Ersilia Nobile. A metà agosto 2013, dopo che la vicenda era finita su queste colonne e in una nota del consigliere regionale Pino Lonigro (che si interrogava sull’opportunità di revocare la concessione della spiaggia), la società San Felice srl inviò una lettera di precisazioni, negando che "a seguito della mancata apertura della struttura turistica ‘Villaggio San Felice’ la spiaggia Baia San Felice sarebbe rimasta inaccessibile al pubblico" e che "la spiaggia all’attualità" fosse "raggiungibile esclusivamente via mare". "Affermazioni infondate", scrisse la società tramite i suoi legali, giacchè la San Felice S.r.l. seppur non abbia attivato la presente stagione turistica inerente le attività del ‘Villaggio San Felice’, si è, preoccupata di assicurare, in sintonia con l’amministrazione comunale di Vieste, e tramite proprio personale in loco, l’ apertura quotidiana del proprio ingresso principale, proprio al fine di consentire il diritto dei bagnati di raggiungere la spiaggia".
Lucia Piemontese
L’Attacco
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