Appello della Fimmg al governatore Emiliano.
Gli Ulteriori tagli sanciranno «la fìne del nostro sistema sanitario universalistico». A lanciare l’allarme sul riparto del Fondo sanitario è la Fimmg Puglia, secondo cui sono ingiuste le critiche nei confronti dei medici «di prescrivere di più rispetto ad altre regioni: in Puglia si spende quanto in Emilia Romagna e comunque sotto la media nazionale». La verità, secondo il sindacato dei medici, è che «la spesa incide di più sui conti della Regione rispetto a quanto accade altrove perché i pugliesi si avvalgono, per motivi di povertà e di patologia (esenzioni per reddito e per patologia), in misura maggiore delle prescrizioni farmaceutiche a carico, del Servizio Sanitario Regionale (SSR»). In pratica in altre regioni, «con un reddito procapite più alto di quello pugliese, il cittadino è in grado di sopportare direttamente l’acquisto del farmaco». In sostanza, secondo la Fìmmg, «in Puglia non si prescrive di più in assoluto (siamo sotto la media nazionale per valore procapite a 400 euro), ma il costo della farmaceutica territoriale incide di più sulle casse della Regione (225 euro procapite) e non grava sul cittadino. Ecco perché «il problema riguarda la politica, e cioè se deve prevalere una visione ragionieristica basata sul rispetto degli indici nazionali di spesa o se ci si debba fare carico della tutela dei cittadini più poveri e malati (esenti)».