Salento e Gargano si confermano le locomotive del turismo balneare pugliese che in giugno fa segnare un incremento del 15 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, trascinando la Puglia in cima alla classifica provvisoria delle regioni più gettonate dai bagnanti. Una graduatoria stilata dal Sib – Fipe Confcommercio, il sindacato che riunisce i gestori dei lidi, elaborando un rilevamento su base nazionale. «Le spiagge del Gargano e del Salento, anche quest’anno, sono quelle preferite dai turisti che scelgono la Puglia per le loro vacanze», annuncia Antonio Capacchione. presidente nazionale del sodalizio che ha curato lo studio. «Non c’è ancora il pienone – spiega ancora il numero uno del Sib – che comunque arriverà a breve, ma le prenotazioni nei fine settimana sono ottime, tanto da determinare il tutto esaurito. Anche le previsioni per luglio e agosto sono eccellenti. Un altro dato incoraggiante riguarda gli stranieri che quest’anno si sono rivisti, dopo che nel 2020 avevano disertato la Puglia a causa della pandemia».
Il mare, insomma, dopo lunghi mesi di restrizioni, diventa l’antidoto ai patimenti psicologici innescati dalla pandemia. Secondo il Sib, oltre il 65 per cento di chi va in vacanza ha scelto i litorali italiani. «Il Covid fa meno paura, anche grazie alla campagna vaccinale – ragiona Capacchione – e negli stabilimenti balneari i protocolli governativi sono applicati alla lettera e fatti rispettare. Motivo per il quale italiani e stranieri, soprattutto austriaci, svizzeri, francesi, spagnoli, tedeschi e americani, sono tornati a frequentare le nostre spiagge. Mancano ancora inglesi, cinesi, giapponesi e russi». Liguria, Marche, Puglia, Sardegna e Sicilia sono le regioni che hanno registrato il maggiore incremento di presenze in spiaggia nel mese di giugno, il 15 per cento, per l’appunto. Seguono Emilia Romagna, Friuli e Veneto con il 10 per cento. «I numeri delle prenotazioni per il mese dì luglio, ma soprattutto per agosto, fanno davvero ben sperare», sottolinea ancora Capacchione. «Bene, poi, l’eliminazione dell’obbligo di mascherina all’aperto nelle zone bianche dal 28 giugno scorso, mentre l’unica variabile – conclude Antonio Capacchione – sarà dettata dalle condizioni atmosferiche, anche se le previsioni per Testate 2021 indicano un gran caldo».